Etna Valetudo skyrace 2011: con lo skyrunning e il trail running, corri a contatto con il cielo
Di Giorgio Pesenti
Il prossimo sabato 5 novembre a Catania, alle ore 18,15 in attesa della settima prova e finale del circuito Mountain Running International Cup, Gran Prix delle Naciones 2011, si terrà il dibattito “Con lo skyrunning e il trail running, corri ha contatto con il cielo”.
Perche correre sulle montagne e superare ostacoli naturali creano uno stato di benessere dell’anima? Perché la sofferenza nelle corse skyrunning e trail running no limits ti aiutano ad elevare il tuo stato psico-fisico? Perché lo skyrunning e il trail running calamitano cosi tanti atleti? Queste faticose corse podistiche, che rompono i freni inibitori dell’istinto, sono accessibili a tutti? Quali sono i primi consigli per chi vuole iniziare a correre nella natura a stretto contatto con le difficoltà naturali e agli ostacoli imprevisti?
Saranno presenti al dibattito gli atleti della Valetudo skyrunning: Brizio Emanuela campionessa di skyrunning e ultraskymarathon, Cecilia Mora campionessa di ultra trail e skyrunning, Mikhail Mamleev campione di skyrunning e Orienteering, Fenaroli Maurizio campione di skyrace, Giancarlo Costa giornalista di Runningpassion.
La montagna-terapia: la montagna è un’asperità che spiana le salite della vita.
Non è possibile occuparsi di skyrunning senza tener presente il contesto in cui avviene: la montagna. Il paesaggio montano veicola da sempre una serie di messaggi simbolici, che l’uomo ha elaborato nel corso dei secoli in modo diverso. Frequentare la montagna fa emergere una memoria culturale, un’identità storica ben precisa. La relazione con il paesaggio richiede responsabilità, fondamentale quanto quella verso gli altri esseri umani. Se questo vale per i luoghi in generale, tanto più vale per la montagna, la cui frequentazione richiede particolare attenzione nel far fronte alle difficoltà che l’ambiente presenta. Inoltre il contatto con il paesaggio montano diventa un modo per ricucire un rapporto empatico con la Terra, dove la persona si inserisce in un più ampio orizzonte di vita, riconoscendo il rapporto inscindibile umanità-naturalità grazie alla dimensione culturale che il paesaggio rimanda.
La montagna è anche alla base della Montagna-terapia, questo rimedio naturale è finalizzatato alla prevenzione, alla cura ed alla riabilitazione degli individui portatori di differenti problematiche, patologie o disabilità.